damtux

joined 1 year ago
[–] [email protected] 0 points 5 months ago (1 children)

scusate, non ho seguito molto questa volta...come mai ora sta procedendo senza opposizioni mentre l'altra volta (mesi fa) no?

Al di là delle argomentazioni di chi dice che non ha nulla da nascondere....bisognerebbe ricordare che lo Stato non è un'entità indefinita. Quando si tratta di operare a livello pratico ci saranno determinate persone deputate a questo compito. Chi ci assicura che quelle persone opereranno sempre a fin di bene e invece non sfrutteranno i contenuti di ciò che possono leggere per fini personali? E' già successo e succederà sempre! A quel punto immagino che possa esserci l'Armageddon, tutto potrà essere utilizzato contro tutti. Proprio un bel futuro!

[–] [email protected] 1 points 6 months ago

C'è molto rumore di fondo deviante sul tema della privacy ed è bene mettere punti fermi (e oserei dire cristallini) su ciò che realmente funziona. Concordo con il vostro articolo chiarificatore.

Allo stesso modo si trovano post fuorvianti sul tema della messaggistica che fanno un giro a 180° per consigliare alla fine Whatsapp rispetto a Telegram, perché il primo è cifrato, ma senza allargare il campo ad alternative migliori ed open source come Signal o altri. Purtroppo chi è meno avvezzo alla tecnologia rischia di non comprendere il focus volutamente stretto di questi articoli, che sono quindi a dir poco tendenziosi.

[–] [email protected] 2 points 6 months ago

Hai ragione, è l'unico faro di libertà in un mare di app spione e proprietarie. La utilizzo anch'io da parecchio e mi farebbe veramente piacere vederla crescere e potenziarsi! Grazie anche per il tuo contributo!

[–] [email protected] 0 points 6 months ago

La traduzione esatta dal tedesco di "flohmarkt" è "mercatino delle pulci". E' un sito di vendita di oggetti usati. Loro scrivono che è una piattaforma di small-adv nel senso che serve a pubblicizzare i propri oggetti per venderli. Forse è una cattiva traduzione dal tedesco. Vedo che lo sviluppatore tende ad utilizzare il tedesco nel suo account mastodon.

[–] [email protected] 2 points 8 months ago

su Mastodon c'è l'opzione per non permettere l'indicizzazione del profilo da parte dei motori di ricerca (concordo sul fatto che non sia molto però almeno siamo al livello del robots.txt). La difficoltà maggiore è data dal meccanismo di funzionamento delle istanze....ad es. un'istanza può essere più rigorosa, un'altra più morbida ma i contenuti di un utente (specie se pubblica contenuti pubblici) saranno presenti su entrambe le istanze (perché vengono "ricopiati" per chi segue quell'utente dalla seconda istanza). In questo caso è difficile opporsi integralmente, visto che entrambe presentano il contenuto e una lo protegge mentre l'altra meno

[–] [email protected] 3 points 8 months ago (1 children)

Benvenut* su Lemmy e in generale nel Fediverso (visto che qui si può interagire anche con persone dagli altri server e software del Fediverso, come Kbin, Mastodon, Misskey, Friendica, siti web Wordpress, ecc)! 😊

[–] [email protected] 4 points 8 months ago

La differenza principale rispetto a Telegram è che non ci sarà un indice pubblico degli username, quindi non saranno ricercabili persone estranee alla propria cerchia. Gli username andranno scambiati di persona oppure online con la pubblicazione del codice QR che rimanda al proprio profilo.

[–] [email protected] 0 points 8 months ago (1 children)

Questo sarà il nuovo campo di battaglia dell'open source, il settore dei dispositivi biomedici, e la lotta è già iniziata. Ho già visto nel Fediverso iniziative e persone attive in questo senso e questo fa ben sperare!

[–] [email protected] 1 points 8 months ago

Tempo fa mi ero proprio chiesto se fosse esistita una cosa simile! Fantastico! Un software del genere potrebbe avere ulteriori sviluppi:

  • la condivisione delle note con un gruppo di lavoro privato o con i propri follower nel Fediverso (e magari la creazione di un social del fediverso che fa proprio questo, ovvero amplifica la conoscenza puntuale e il dibattito relativi a determinati contenuti dei siti web)
  • il salvataggio in un formato aperto (es. Markdown) e la sincronizzazione delle note con strumenti di personal knowledge management come Logseq, Anytype oppure Obsidian in modo da integrare le proprie note nel quadro della propria "conoscenza gestita"
  • la possibilità di creare anche Task/attività da fare nelle note e di sincronizzarle con strumenti di project/task management

Penso che chi lavori quotidianamente con il web ne possa trarre un enorme beneficio.

[–] [email protected] 4 points 8 months ago

hai ragione......e pensare che nella fase iniziale di Reddit c'era un certo Aaron Schwartz! Penso che si rivolterebbe nella tomba se conoscesse l'attuale evoluzione degli eventi

[–] [email protected] 4 points 8 months ago (2 children)

sì, ma abbiamo già visto come funziona....é la stessa dinamica di Duolingo! Le persone dedicano gratuitamente per anni il proprio tempo e le proprie conoscenze alla crescita di una "community" (molto virgolettato) proprietaria che ad un certo punto prende quel valore e decide di rivenderselo senza remunerare chi lo ha creato.

[–] [email protected] 2 points 8 months ago (2 children)

essendo siti pubblici ed indicizzabili dai motori di ricerca mi sembra abbastanza ovvio che non possano dare garanzie......perché sostanzialmente non dipende solo da loro! Sono i colossi dietro alle AI che spesso hanno scelto di addestrarle su contenuti pubblicamente disponibili online (questo però non significa che la licenza di quei dati glielo permettesse, come è emerso in diverse occasioni).

La differenza qui è che si parla di monetizzazione volontaria da parte di Reddit di quei dati che essa stessa ospita (e che ha ricevuto gratuitamente dagli utenti). Quindi se i social del Fediverso potrebbero opporsi, Reddit invece gli ha aperto la porta.

 

Ho scoperto per caso di recente che esiste questa alternativa federata a Subito(dot)it o siti simili. Al momento ci sono poche istanze e prevalentemente in lingua tedesca.

link al progetto su Codeberg: https://codeberg.org/grindhold/flohmarkt

lista istanze server attive: https://codeberg.org/grindhold/flohmarkt/src/branch/master/instances.md

 

Alternative Open source

LibreLingo

Lista di corsi in sviluppo: https://librelingo.app/dev/

Chiunque abbia una passione per l'open source e voglia imparare lo spagnolo dovrebbe dare un'occhiata a LibreLingo! È anche un bel progetto per chi vuole contribuire a qualcosa che non sia di proprietà di un'azienda, anche se è un po' troppo presto per chi ha competenze linguistiche ma nessuna esperienza di programmazione.

Librelingo ha decisamente bisogno di più attenzione! E mi piacerebbe che usassero le pronunce audio dei madrelingua di @lingualibre 😍

Tatoeba

Tatoeba è un'ottima piattaforma per gli studenti di lingue. È possibile cercare le parole per trovare le frasi che le utilizzano e creare i propri elenchi di frasi da rivedere in seguito.

Anki

Mi piace usare Anki con alcuni mazzi di carte condivisi: https://ankiweb.net/shared/decks?search=german Lo schema di apprendimento che Anki ha configurato di default mi soddisfa abbastanza bene e l'applicazione e il mazzo di carte sono altamente personalizzabili. Attenzione, questo serve soprattutto per imparare il vocabolario, non per imparare la grammatica.

Ho scoperto che creare un mazzo Anki da zero è il metodo gratuito più efficace, ma ci vuole un po' di lavoro. Trovate un elenco di parole comuni e cercate immagini nella lingua di destinazione. Mettete le immagini sul fronte delle flashcard e l'audio di Forvo e altre informazioni rilevanti sul retro. Ad esempio, la parola stessa, le note di genere e una frase di esempio molto semplice. Una volta conosciute alcune parole, create delle schede cloze a partire dalle frasi di esempio per testare le vostre capacità di riproduzione.

Altri consigli: https://bravelearning.com/2020/05/06/free-and-open-source-language-learning-apps/

10000sentences

OpenWords


Alternative non open source, anche commerciali

Language Transfer (Sostenuto tramite donazioni)

Provate Language Transfer. È gratuito e diverso nel modo di insegnare.

Busuu

Purtroppo non conosco alcuna alternativa open source. Dopo un'altra risposta in questo thread ho iniziato a usare busuu.com per il francese e l'italiano e per ora mi piace. Il loro modello di business è piuttosto trasparente, ma per ora lo trovo meno fastidioso di Duolingo. Viel Glück e buona fortuna con l'apprendimento delle lingue!

Mi piace il fatto che sia più reale, i discorsi, le persone, gli argomenti, ecc. Penso che lo userò per un po', perché con duolingo non stavo più evolvendo molto in tedesco, mentre questo va più in alto, a quanto pare.

Purtroppo è invadente come Duolingo negli annunci e soprattutto nell'incentivare e premiare i corsi premium.

LingoDeer

LingoDeer è l'alternativa più vicina a Duolingo, potresti provarla.

Babbel

Ultimamente ho avuto più fortuna con Babbel, visto che ti insegna davvero le cose, invece di buttarti addosso il vocabolario. Ho imparato più grammatica in 2 settimane di Babbel che in 10 mesi interi di apprendimento dell'olandese su Duolingo.

Memrise

Personalmente posso consigliare vivamente Memrise, ha un sacco di funzioni e molte sono più o meno gratuite (ad esempio, puoi tecnicamente iniziare un corso e continuare a progredire senza raggiungere un limite preciso di avanzamento), se paghi una piccola somma al mese ottieni l'accesso a molti più strumenti e simili per aiutarti e per un po' di più puoi ottenere un abbonamento annuale e per un po' di più puoi ottenere un abbonamento a vita

Assimil

I corsi Assimil sono sempre una buona scelta

Giapponese ------

Kanpeki Study

Un mio amico si è trasferito in Giappone circa 10 anni fa e ha dedicato molto tempo a sviluppare da solo il suo sito, Kanpeki Study, per imparare in modo efficiente i kanji e il vocabolario giapponese in piccoli pezzi giornalieri. Farei un enorme torto a tutti i suoi sforzi se non lo menzionassi - spero che sia adatto a voi 😄

Learn Japanese, guide

Date un'occhiata a questa guida, è quella che ho seguito io. In sostanza, usate Anki per studiare il vocabolario in modo intensivo e le guide grammaticali come quella di Tae Kim. E passate molto tempo a leggere e ascoltare contenuti che siano realmente madrelingua. Vale la pena notare che Duolingo è sempre stato considerato pessimo dalla maggior parte della comunità di studenti della lingua giapponese.

Renshuu

Renshuu è specifico per il giapponese e per me è stato molto divertente. Ha una comunità di persone che contribuiscono con mnemotecniche divertenti (ad esempio "WArio's big fat dumpy" per l'hiragana di Wa) e uno sviluppatore chiaramente attento.

Wanikani

Ho usato Wanikani per imparare la maggior parte dei kanji... i libri di testo e la conversazione e l'ascolto di persone giapponesi per il resto... non sono ancora così bravo ma riesco a conversare. Molto meglio nella lettura. Consiglio di guardare programmi giapponesi con sottotitoli in giapponese una volta raggiunto questo livello.

Tedesco ------

La via della vecchia scuola è ancora valida. Procuratevi un dizionario tedesco-italiano, alcuni libri per bambini in lingua tedesca e iniziate a tradurre. Guardate film/tv in lingua tedesca e imitate la pronuncia dei personaggi.

corso di Deutsche Welle

Ho provato il corso di Deutsche Welle 15 anni fa, con lezioni complete in PDF e audio completamente gratuite. Non so però come sia oggi.

Deutsch Im Blick

Provate Deutsch Im Blick, un corso completamente gratuito dell'Università del Texas ad Austin.

corsi del Goethe Institut

Il Goethe Institut offre una serie di corsi via Internet e di persona in tutto il mondo. Potreste trovare qualcosa lì.

 

La prima cover del 2024 si intitola Deadline: quando non c'è più confine tra lavoro e tempo libero.

Il lavoro oltre il lavoro. La nuova copertina del New Yorker è firmata da una artista italiana, Bianca Bagnarelli, e si intitola deadline. Ritrae una donna che lavora senza orario, mentre fuori alla finestra ci sono i fuochi d'artificio di Capodanno. Anni preziosi che scorrono inesorabilmente mentre trascuriamo le piccole cose, quelle più belle. L'opera ha fatto partire il dibattito sui social, probabilmente animato da tante persone sedute alla scrivania di casa, o con un cellulare in mano sul letto. Proprio come la protagonista di Bagnarelli.

La commistione tra lavoro e tempo libero è diventata sempre più evidente, soprattutto con l'aumento del lavoro da remoto durante la pandemia. Le distinzioni spaziali sono scomparse mentre l'equilibrio tra vita lavorativa e privata è diventato sempre più sfumato, con persone che lavorano anche durante il Primo Maggio, il Natale e, per l'appunto, l'ultimo dell'anno. Questo fenomeno segna la reconquista delle nostre vite da parte del lavoro, facendogli rompere quelle staccionate temporali e spaziali che una volta lo limitavano.

La diminuzione delle ore lavorate nel corso degli anni sembra aver subito una inversione, con sempre più persone che dedicano il loro tempo libero al lavoro in forme che sfuggono alla misurazione quantitativa. Questo cambiamento ha radici nei cambiamenti strutturali dell'economia, con la transizione verso una società post-fordista, a partire dagli anni Settanta, con la riduzione irreversibile e accelerata del tempo di lavoro salariato, conseguenza della deindustrializzazione, e la diffusione dei computer. Le attività produttive e di cura sono diventate invisibili o esternalizzate, rendendo difficile il controllo sindacale su di esse.

L'emergere del lavoratore cognitivo, con un alto livello di istruzione ma in un mercato saturo, ha portato ad una competizione estenuante per le opportunità lavorative. Da qui l'idea di politiche sempre più flessibilizzanti del mercato del lavoro, iniziate negli anni Novanta e confermate anche da innumerevoli governi socialdemocratici, che hanno indebolito la posizione contrattuale dei lavoratori, portando a una crescente precarietà e a una compressione delle richieste economiche. La deadline, la «linea mortale» oltre la quale c’era il rischio di svanire, si è trasformata così in un simbolo di pressione costante per raggiungere i risultati e rispettare gli impegni, in un mondo dove ogni individuo è in lotta contro sé stesso per accaparrarsi il tempo: la risorsa più preziosa.

... (continua a leggere)

 

Da dopo la pandemia vedo Trieste, dove abito, somigliare sempre di più a Venezia: non solo per lo stile dei palazzi del centro, né per la presenza di un Canal Grande, ma per la gestione turistica che si sta delineando. Qui, infatti, la regolamentazione delle Grandi Navi fatta finalmente a Venezia, ha portato a un boom di crociere, che nel 2022 hanno contato un +158% sull’anno prima, con un totale di 425mila passeggeri, e arrivando fino a quattro approdi alla settimana in alta stagione, trasformano la scenografica Piazza Unità d’Italia da la piazza più grande d’Europa affacciata sul mare alla più grande affacciata sulle navi. Ma somigliano sempre di più a Venezia anche tante altre “città d’arte” italiane, dove l’economia del turismo comincia a schiacciare come un bulldozer ogni cosa. ... continua a leggere

 

In alcuni casi lanciare una moneta può servire a ridurre l’ansia e l’indecisione, e a valutare meglio le proprie scelte

Secondo un’opinione abbastanza comune l’azione di prendere una decisione è generalmente guidata e influenzata dagli obiettivi da perseguire e dalle informazioni a disposizione prima della scelta: più se ne hanno, più alta è la probabilità di prendere una decisione corretta. Diverse ricerche indicano tuttavia che anche altri fattori evolutivi, genetici e ambientali condizionano continuamente le nostre scelte. E nella quotidianità ci sono casi in cui avere più informazioni – scorrere per intero un menu particolarmente dettagliato prima di ordinare al ristorante, per esempio – complica la scelta anziché semplificarla, e aumenta il rischio di pentirsi successivamente della decisione presa.

Alcuni studi di scienze sociali hanno esplorato in anni recenti la possibilità che in particolari circostanze, a fronte di scelte difficili, la casualità sia un fattore utile a prendere decisioni soddisfacenti e meno esposte al rischio di successivi ripensamenti. In questi casi includere nei processi decisionali l’influenza di un fattore apertamente fuori dal nostro controllo può contribuire a ridurre l’impressione fallace che ogni cosa lo sia. E può ridurre l’ansia in situazioni di indecisione in cui la valutazione delle scelte possibili e la paura del fallimento diventano paralizzanti.

Secondo lo psicologo statunitense Barry Schwartz una delle principali cause di ciò che in un suo libro del 2004 definiva «il paradosso della scelta» è una cultura dell’individualismo sempre più diffusa e dominante, che induce a pretendere la perfezione dagli altri e da noi stessi generando inevitabili frustrazioni. Nei frequenti casi in cui a seguito delle sue scelte le condizioni di un individuo non migliorano o peggiorano, scrive Schwartz, la cultura dell’individualismo stabilisce come più accettabili le spiegazioni causali che si concentrano su fattori personali piuttosto che universali, che sono anche quelle che incoraggiano le persone a incolpare sé stesse per i propri fallimenti. ... continua a leggere

 

Articolo pubblicato il 20 Luglio 2023

La collaborazione tra Archivio Storico TCI e Wikimedia Italia parte da una condivisione di obiettivi e di finalità molto affine, quasi naturale. Touring Club Italiano e Wikimedia sono due grandi comunità, l’uno con quasi 130 anni di vita, identificata da solidi valori in cui centinaia di migliaia di soci si sono riconosciuti, l’altra nata per sfruttare le infinite potenzialità del web e diffondere conoscenze. Condividere i materiali d’archivio è per TCI quasi un imperativo etico e i progetti Wikimedia sono uno straordinario diffusore.

Guarda il video: la collaborazione con Touring Club Italiano

Così, dopo l’esperienza molto positiva dello scorso anno, incentrata sulla cartografia, quest’anno abbiamo messo a disposizione più di mille fotografie storiche dell’Archivio Storico TCI (circa 350.000 stampe fotografiche dal 1870 al 1970), appositamente digitalizzate e catalogate per dare modo alla community dei progetti Wikimedia di utilizzarle al meglio: fotografie prevalentemente degli anni 1950-60, archiviate sotto il tema ‘ambiente’, inteso nell’accezione più larga possibile. Molteplici quindi i soggetti delle fotografie, dalle piante agli animali, dai fenomeni atmosferici a ambienti particolari. Molte foto dedicate a quelli che possiamo chiamare disastri e calamità naturali e alle opere dell’uomo su questo tema. Qui la selezione è stata particolarmente ampia e interessante, anche per noi archiviste. Immagini di frane, allagamenti, esondazioni di torrenti e fiumi hanno quasi simmetricamente e in parallelo documentazione fotografica di sistemazioni idrauliche, di bonifiche, di costruzioni di dighe, di rimboschimenti, di manutenzione del suolo. Documenti preziosi che restituiscono un’Italia dei disastri e un’Italia della cura, due facce della stessa medaglia.

Guarda tutte le foto caricate su Wikimedia Commons

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Spesso passiamo l'anno in attesa di staccare dal lavoro, anche solo per pochi giorni. Le aspettative, però, per quei giorni sono alte e il loro non raggiungimento può influire negativamente sul nostro benessere post vacanza. Ma deve essere per forza così? Secondo uno studio non c'è molta differenza di felicità tra chi va in vacanza e chi no: ha senso quindi andare in vacanza? Assolutamente sì, ma dobbiamo imparare a viaggiare senza pretendere troppo da noi stessi.

Lavoriamo, lavoriamo e lavoriamo tutto l’anno solo in attesa di quei pochi giorni di riposo, le meritate ferie o il tempo che a forza ci siamo ritagliati con un attentissimo e meticoloso piano delle cose da fare. Le aspettative di solito per le vacanze sono molto alte: ci si deve divertire e riposo e relax sono d’obbligo. Non ci sono altre opzioni e, soprattutto, altri tentativi. Ma se non fosse così? Se il benessere che traiamo da questi pochi giorni non fosse sufficiente? Siamo davvero felici dopo che torniamo dalle vacanze? ... continua a leggere

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